mercoledì 6 dicembre 2006

Thanksgiving

Allora, dovete sapere che giovedì 23 c'è stata la super festa degli americani: il Thanksgiving ovvero il giorno del ringraziamento, che cade il 4° giovedì del mese di novembre. E' una celebrazione molto importante, che di solito viene organizzata in famiglia. Cosa si ringrazia? Bhè... bisogna fare un salto indietro nel tempo, ma poi nemmeno tanto visto che tutto è cominciato nel 1620. In quell'anno la famosa Mayflower salpò dall'Inghilterra carica di "pellegrini" che scappavano non potendo più professare la loro religione. Approdarono quindi in america, ma ci arrivarono in inverno, e invece di approdare nelle coste del sud finirono a nord... insomma fecero un po' di casino. La terra in cui arrivarono non era molto ospitale, la gente crepava di freddo e di fame, ma per fortuna arrivarono gli indiani a dar loro una mano. Superato il primo inverno, gli indiani si preoccuparono di insegnar loro a coltivare il grano e ad allevare il tacchino (che qui negli States è pure selvatico). Il raccolto fu proficuo i tacchini si accoppiavano, sicché prima dell'inverno i padri pellegrini decisero di festeggiare ringraziando Dio (e magari anche gli indiani). Da lì ebbe inizio la colonizzazione americana. Non so se anche gli indiani ringrazino quel giorno.

Adesso quindi le famiglie americane si riuniscono per celebrare questo momento. Si cucina menù tipico con tacchino con marmellata di cranberries, patate dolci, stuffin (il ripieno del tacchino), chi più ne ha più ne metta e l'immancabile torta di zucca.
Il tacchino viene messo in forno la mattina e diventa l'attrazione principale della giornata. Quanto tempo cucinerà?... Che sia ancora crudo?... Mi sa che è meglio un'altra ventina di minuti... L'attesa è estenuante.
Io sono andato a mangiare il tacchino nella cabin (baita) di montagna della Marta, e dalle 9.30 a.m. che è entrato in forno la bestia è uscita da lì alle 2 p.m.! Comunque la cottura era ottima.
Prima di mangiare la preghiera è stata d'obbligo: la nonna in inglese, io in italiano, Chiara (la figlia della Marta di 8 anni) in spagnolo e Gabriel (il figlio più piccolo di 4 anni) in francese. (spagnolo e francese son le lingue che i due bimbi studiano a scuola...). Il momento è molto serio, se non fosse che il bimbo di 4 anni non sapendo esattamente come ringraziare in francese ha esordito con:
"bonjour, la bouche, les yeux, les mains..." ed è andato avanti con l'elenco delle parti del corpo. Oh! Mi son dovuto trattenere, ma nessuno ha osato ridere!!!
Comunque ho mangiato alla grande. Il tacchino? impossibile finirlo, sicché il giorno seguente è finito in panini al tacchino e il giorno dopo ancora nella zuppa di tacchino. Ok... per un po' non ne mangio più...

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