venerdì 28 settembre 2007

Mariners Seattle

Uno sport a cui ho cominciato parecchio ad appassionarmi qui in america è di sicuro il baseball. Non starò qui a dilungarmi sulle regole del gioco perché mi ci vorrebbe moooolto spazio e perché poi potete benissimo leggerle ad uno di questi indirizzi web che vi lascio tra parentesi (www.fibs.it, www.mlb.com, http://en.wikipedia.org/ wiki/Baseball). Infatti non è solo questione di tirare, ribattere con la mazza e correre per rubare le basi... anche se alla fine questo è il modo migliore per riassumere i fondamentali del gioco.
Quello che volevo descrivervi in questo post sono le sensazioni che provo ogni qual volta vado a vedere una partita direttamente allo stadio. La squadra di baseball di Seattle, i Mariners, sono una buona squadra che gioca nella Major league americana. I prezzi per una partita variano dai $10 a cifre incredibili per i posti in prima fila, per cui si può dire che è uno sport per tutte le tasche. Prima di entrare allo stadio è quasi un rito ritrovarsi a bere qualcosa nei vari pub dei tifosi nel quartiere, sia per fare due chiacchiere pre-partita sia perché all'interno le bevande costano praticamente il doppio. Uno da casa si può portare tutto il cibo che vuole e proprio il cibo sembra una delle cose di cui non si può fare a meno per seguire una partita di baseball. Mentre gli atleti flettono i muscoli per raggiungere una base o per rincorrere una palla, migliaia di persone si ingozzano con le più svariate schifezze e ingurgitano litri di birra. La situazione più caratteristica è avere un pacchetto formato bambino di pop-corn o dei peanuts (arachidi) da sgusciare, ma immancabili sono anche hot-dogs e garlic fries (le patate fritte all'aglio... o è aglio con delle patate fritte?). Bucce e scorie varie si possono buttare tranquillamente perterra: è concesso. Ma poi c'è il gioco nel gioco: lo show all'americana. Che a volte più che a una partita di baseball mi sembra di essere in un parco dei divertimenti. E allora durante le pause via sul megaschermo a scommettere se vincerà nella corsa virtuale la macchinina rossa, quella verde o quella gialla; e a risolvere gli anagrammi con i nomi dei giocatori o alcune domande di trival-baseball. E perché no? E' sempre il momento di una bella lotteria! A sorte vengono estratti i numeri di alcuni posti a sedere e il premio viene consegnato in diretta al "fortunato". I premi? La scorsa settimana una persona ha vinto 140 cups di noodles e un'altra 30 kg di peanuts!!! In un'altra occasione io sono riuscito ad accaparrarmi una maglietta (purtroppo taglia XL americana) dei Mariners che la mascotte della squadra, Moose (un alce), lanciava verso il pubblico. La scorsa settimana poi dopo aver visto i primi 7 innings dagli spalti più alti, ci siamo spostati in 4 fila perché non controllano più tanto i biglietti. Wow! Tutto un altro vedere quasi a contatto con pitcher, batter e runners. Così son finalmente riuscito a vedere più da vicino anche l'idolo dei fans, ma soprattutto delle ragazze, Ichiro Suzuki (nella foto), per tutti Ichiro e basta. Questo giocatore giapponese oltre ad essere famoso per la sua bravura, attira l'attenzione per la bella presenza e per i gusti raffinati che manifesta in ambito culinario e di vestiti (tra l'altro pare che il suo dolce preferito sia la panna cotta!). Inoltre tutti lo ricordano per la sua mossa prima di battere: distende il braccio con la mazza alzata a mò di spada quasi a prendere la mira sulla pallina, si tira su il risvolto della manica e quindi attende il lancio. Non perde mai occasione di mostrare questa "gestualità" propiziatorio-scaramantica tant'è che anche i bimbi ormai lo imitano nelle loro partitelle.
Che altro dire... la stagione del baseball è oramai alla fine... Non mi resta che attendere il prossimo anno per qualche altra bella partita.

Nessun commento: