lunedì 15 gennaio 2007

I have a dream

Oggi qui negli Stati Uniti si celebra il Martin Luther King Day. Una festa piuttosto nuova se pensate che è stata istituita solo nel 1986 e celebrata in tutti e 50 gli stati solo nel 1993. Questa giornata è istituita in memoria di Martin Luther King e vengono di solito fatte manifestazioni per la pace, per la giustizia sociale e l'eguaglianza razziale e di classe, nonché è il giorno dedicato al servizio di volontariato per la comunità.
Martin Luther King (Atlanta, 1929 - Memphis, 1968) fu un pastore battista ed un attivista dei diritti civili del popolo afro-americano di colore. Nella sua vita organizzò decine e decine di marce e manifestazioni di protesta. Celeberrimo è rimasto il discorso che tenne nel 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington e nel quale pronunciò più volte la fatidica frase "I have a dream", che sottintendeva l'attesa che egli coltivava, assieme a molte altre persone, perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi diritti e le stesse prerogative. È stato il più giovane Premio Nobel per la Pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età quindi di trentacinque anni. Apostolo della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché venisse abbattuta nella realtà americana degli anni '50 e '60 ogni sorta di pregiudizio etnico. Martin fu molte volte soggetto ad aggressioni e ad offese molto gravi (specialmente da parte del Kuklux clan), fino alla tragica fine assassinato a colpi d'arma da fuoco il 4 aprile 1968 in Tennessee. L'operato di Martin Luther King portò nel 1964 alla firma del presidente Johnson di una legge in cui si sanciva il divieto di ogni discriminazione razziale e l'anno dopo a una legge sui diritti elettorali per la popolazione nera.
Una persona che sicuramente ha notevolmente cambiato la coscienza collettiva americana.

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