Un turista italiano dovrebbe provare anche l'emozione di fare la spesa in un supermercato americano. Per cominciare non occorre che inseriate la moneta nel carrello: qua nessuno si sognerebbe di portarlo via o abbandonarlo da qualche parte. Da foto ricordo sono il settore dolci & schifezze e quello delle salse: non potete immaginare di quanti tipi ne esistano! Anche il reparto frutta ha il suo perché: qui la roba non si vende a peso, ma ad unità. Si perché alla fine le vostre mele qui le misurano col calibro e sono tutte perfettamente uguali! La frutta è disposta tipo esposizione e tutto luccica e brilla. Purtroppo il gusto della roba non è esaltante come l'aspetto... Una volta riempito il carrello ecco che dovete andare alla cassa. Il carrello o il cestino ve lo rapisce il/la cassiere/a e lo comincia a svuotare lui per fare il conto. Voi guardate. Nel frattempo vi avrà sicuramente detto "buongiorno", si sarà accertato del vostro stato di salute e si sarà pure fatto i caxxx vostri. Una volta depositata tutta la roba sul bancone, arriverà la domanda fatidica: "paper or plastic bag?" (borsa di carta o plastica?). Qui le borse non si pagano e nesuno si sogna di portarsela. Io generalmente scelgo la borsa di carta. Voi state sempre a guardare. Allora comincia il riempimento delle buste, che qui è quasi un'arte. Cercano di incastrare tutto alla perfezione e quando non ci riescono cominciano a riempire un'altra borsa. Nel frattempo voi potete striscare la vostra carta di credito, firmare e pagare. Comunque come minimo per una spesa piccola ve ne andate con 3 borse. E se son di più non è molto comodo visto che non ho la macchina! Una volta ho chiesto se per favore mi metteva tutto su una che andavo meglio! Ma il bello è che non usano mai singole borse, le usano sempre doppie, una dentro l'altra, cosicché alla fine ne avete un sacco. A casa ne sto facendo una collezione incredibile. (La foto ritrae le borse collezionate in sole due spese di pochi articoli!). Ad ogni modo, quando vado a fare la spesa una volta giunto alla cassa il dilemma resta sempre quello: meglio l'inquinamento provocato per produrre la plastica o il disboscamento della foresta Amazzonica?
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2 commenti:
ke ricordi! hai ragione negli states c'e spreco di tante cose! mi son sempre kiesto il perke delle doppie buste , paura che si rompa? i carelli gratis se li fregano tutti gli homeless :-(
ciao andrea,
senti: smetti di fare il ricercatore e diventa giornalista socio culturale, guarada che ti assicuro un successo nazionale!!!
visto che è l'antivigilia (si dice così?) ti faccio tanti auguri di buon Natale! ovviamente in attesa di altri post, ti saluto!!
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